Verdi contro Wagner; Melologo per voce recitante e strumenti, Testo di Sandro Cappelletto, Musica di Matteo d’Amico
Verdi contro Wagner
(Bologna, 19 novembre 1871)
Melologo per voce recitante e strumenti
Prima esecuzione della nuova versione per ensemble strumentale a cura di Attilo Foresta Martin
Melologo per voce recitante e pianoforte a quattro mani, incentrato su un episodio significativo della vita e della parabola artistica di Giuseppe Verdi: la sua presenza a Bologna, il 19 novembre 1871, ad una delle repliche della prima rappresentazione italiana del Lohengrin di Richard Wagner, un avvenimento che suscitò una vasta eco nel mondo musicale italiano e che cade in un momento particolarmente critico della personale vicenda artistica di Verdi, poche settimane prima del debutto egiziano di Aida. La sensazione di trovarsi in un ambiente ostile, tutto proteso verso la “musica dell’avvenire”, la volontà di rimanere rigorosamente in incognito, seminascosto in un palco laterale, la curiosità tenace nell’annotare lo spartito wagneriano riempiendolo di ogni sorta di osservazioni, l’improvviso tributo di affetto del pubblico bolognese con i “Viva Verdi!” incontenibili, esplosi a catena prima del terzo atto: queste ed altre emozioni vivono nel racconto di Luigi Monti rappresentante di Ricordi a Bologna e vicino al Maestro durante tutta quella storica serata. Nata per unirsi al ritmo e alle cadenze della narrazione, la musica si muove agilmente tra citazioni verdiane e wagneriane, che spiccano qua e là d’improvviso, come rilievi di spessore espressivo proiettati su di un tessuto di sottofondo dal carattere più neutro e distaccato, ma per lo più mosso, dinamico: una sorta di fil-rouge che percorre tutto il lavoro, in coincidenza con gli spostamenti ed i passaggi spazio-temporali del racconto. Le citazioni, invece, spesso mascherate, ne sottolineano i momenti più drammatici e ricchi di pathos, là dove prende corpo quello che fu, in quel pomeriggio bolognese del 1871, un autentico 'scontro' tra due universi umani ed artistici come quelli di Verdi e Wagner .
Testo di Sandro Cappelletto
Musica di Matteo D'Amico
Simone Ruggiero voce recitante
Gabriele Bonolis diretttore
Bruno Maderna Ensemble
Luisa Curinga, flauto
Fabio Battistelli, clarinetto
Alice di Monte, violino
Danilo Squitieri, violoncello
Matteo Giorgetti, pianoforte
Durata un'ora circa