Frédéric Deschamps
Marc-Antoine Charpentier
Te Deum H. 146: Prélude
Jean-Philippe Rameau
Les Indes galantes: Danse des Sauvages
Jean-Baptiste Lully
Ballet de l’Amour malade: Ritournelle
Claude Balbastre
Cannonade
Antonio Vivaldi/Johann Sebastian Bach
Concerto in la minore BWV 593: Allegro (I movimento)
Henry Purcell
Abdelazer Z. 570: Rondeau
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata da chiesa K 144
Johann Sebastian Bach
Aria “Jesus bleibet meine Freude” BWV 147
Padre Davide da Bergamo
Suonatina per Offertorio e Postcomunio
Frédéric Deschamps, celebre organista francese, nel primo concerto del Reate Festival dedicato all’organo, rivelerà la bellezza dello strumento Dom Bedos-Roubo, che con le sue cinque tastiere e pedaliera di 30 tasti, i 57 registri e le oltre 4000 canne, può figurare tra i maggiori prodotti artistici della moderna arte organaria. Il programma della serata ci condurrà attraverso autori francesi della seconda metà del Seicento e del primo Settecento, come Rameau, Lully e Charpentier, particolarmente vicini alla sensibilità di Deschamps, a Purcell, uno dei più celebri compositori inglesi di sempre, fino alla “scuola tedesca” rappresentata da Bach con due sue composizioni. Chiude la serata un brano di raro ascolto di Padre Davide da Bergamo.
Frédéric Deschamps
Nato nel 1985 a La Rochelle, si è dedicato fin dalla giovanissima età allo studio dell’organo, dapprima al Conservatorio della sua città, continuando poi gli studi da autodidatta. A quindici anni ha avuto la fortuna di conoscere il celebre organista e concertista di fama internazionale Francis Chapelet. In seguito a questo fortunato incontro ha avuto modo di approfondire il repertorio organistico del 16° e 17° secolo e di esibirsi, insieme a Chapelet, in numerosi concerti. Interprete del repertorio sinfonico e romantico, Deschamps si dedica intensamente, sia in Francia che in altri paesi europei, al repertorio barocco eseguito su strumenti d’epoca. Appassionato di musica antica, ha realizzato numerose trascrizioni e adattamenti per l’organo di brani orchestrali. Queste composizioni, per lo più inedite e ingiustamente dimenticate, vengono eseguite regolarmente nei suoi concerti. Nel 2013 è stato nominato organista dello storico organo Christophe Moucherel (1736, il più grande organo barocco d’Europa) della Cattedrale di Sainte-Cécile ad Albi (Tarn).